I Boschi

BOSCHI DELLA COMPRESA SILVOPASTORALE

In accordo con il progetto “Barge Ant Ij Bosch” i boschi facenti parte della compresa silvo- pastorale necessitano di interventi nel medio-breve periodo. Gli interventi selvicolturali previsti sono finalizzati a:
  • migliorare la naturalità e resilienza dei soprassuoli di matrice artificiale;
  • accelerare i processi evolutivi delle superfici forestali pioniere verso boschi di maggior pregio e significato evolutivo.
La superficie forestale risulta eterogenea presentando zone a densità molto differente e zone con residua componente dei pregressi rimboschimenti. Si ritengono opportune le seguenti indicazioni generali, considerando l’attitudine protettiva di queste formazioni boschive: 15
  • Ottenimento di una struttura orizzontale per grandi gruppi-collettivi, all’interno dei quali vi sia una debole sovrapposizione e interazione tra le chiome degli alberi al fine di evitare deperimenti per concorrenza;
  • Diradamenti nei nuclei di conifere artificiali o monostratificati per aumentare la complessità della struttura, la disetaneizzazione e per creare condizioni di insediamento per la rinnovazione delle specie autoctone.
  • I diradamenti dovranno prevedere il rilascio delle piante più stabili e delle specie autoctone maggiormente idonee alla stazione, agendo a favore delle piante portaseme.
Gli interventi selvicolturali avranno inoltre, la funzione di moderare la copertura al suolo per favorire lo sviluppo del cotico erbaceo e migliorarne la funzione pascoliva. Per la medesima ragione si potranno realizzare ampie radure tra gruppi-collettivi nei limiti descritti nell’Art 3 della Legge Regionale 10 febbraio 2009, n. 4.


BOSCHI DI PROPRIETÀ PRIVATA

Sulle superfici forestali non contemplate dalla compresa silvo-pastorale, risultano particolarmente prioritari gli interventi nei castagneti. I castagneti sono perlopiù popolamenti diffusi dall’uomo in attuale stato di abbandono selvicolturale, la mancata gestione comporta deperimenti e schianti con accumulo di necromassa al suolo. Si rendono opportuni interventi di ceduazione o diradamento, favorendo le latifoglie nobili e meglio adattate alla stazione, in un’ottica di migliore perpetuità della componente forestale e di mitigazione degli effetti del cambiamento climatico.

ALTRE SUPERFICI FORESTALI

Tra le restanti superfici forestali di proprietà privata risultano presenti le particelle N° 43, 44 e 154 del Fg. 91 del settore Nord del Monte Bracco. Queste particelle presentano un soprassuolo di faggio il quale, nel caso in cui si voglia intervenire selvicolturalmente, risulta necessario l’avviamento a fustaia dopo aver verificato l’età dei polloni superiore a 40 anni (ovvero il superamento del turno massimo per la ceduazione).

BOSCHI DI PROPRIETÀ PUBBLICA

Per i boschi di proprietà pubblica si rimanda alle categorie forestali e ai relativi indirizzi di gestione presenti nel PFA della Valle Po, Bronda e Infernotto in corso di stesura.

Un territorio protetto

E' un territorio ed un ambiente SANO!

Rigenerare l’economia della montagna
è un atto di dovere per le nostre generazioni future!